L’ultimo viaggio-testimonianza di Nino è quello effettuato a Roma dal 18 al 20 Gennaio del 2007 in occasione delle Giornate di Famiglia Salesiana. E’ il venticinquesimo anno di questo appuntamento annuale che vede confluire a Roma membri della Famiglia Salesiana provenienti da ogni parte del mondo. Sono Giornate di formazione, di riflessione, di preghiera di incontro.
Il tema di quell’anno, strettamente collegato alla Strenna del Rettor Maggiore è: “Lasciamoci guidare dall’Amore di Dio per la Vita”, c’era il forte impulso a lanciare temi che promovessero una cultura della vita umana. Nino era stato invitato qualche mese prima per dare la sua testimonianza e aveva accolto con gioia questo invito. Ma era un inverno rigido, aveva avuto una forte bronchite, problemi di catarro, di asma, il fisico era molto prostrato; bisognava dare forfait, con dispiacere; ma i medici erano stati decisi, non c’erano le condizioni affinché Nino affrontasse il viaggio. Venne comunicato ai responsabili dell’incontro che l’appuntamento si doveva declinare, bisognava togliere dal programma l’incontro con Nino. Ma il 18 Gennaio in serata un contrordine, Nino desidera ardentemente partecipare, vuole andare a Roma; una scena veloce, la decisione di Nino, la richiesta a Paolo di intraprendere il viaggio e, subito si vede Paolo che sta preparando la macchina, Rosetta che mette qualcosa in valigia; a far compagnia ai due cognati ci sarà uno dei nipoti, genero di Paolo. La mattina del 19 Gennaio 2007, dopo un faticoso viaggio di circa dodici ore, Nino raggiunge la “Pisana”, sede della Casa Generalizia dei Salesiani e sede dell’incontro.
Alle 11.00 circa inizia la Testimonianza, la sala è piena, ammutolita, commossa, varie persone si vedono mentre si asciugano una lacrima; Nino arriva al cuore e alla mente di chi lo ascolta, racconta la sua esperienza, il suo cammino, ogni parola è un dare lode e rendere vgrazie al Signore, esprime il suo amore a don Bosco, parla dell’importanza di lavorare per i giovani; dà anche qualche “buon consiglio” ai membri della Famiglia Salesiana con un richiamo al messaggio carismatico di don Bosco e l’invito a farsi plasmare il cuore e la vita da Gesù Cristo.
“Don Bosco – disse – è stato sempre compagno, amico, padre della mia vita, perché mi ha sempre aiutato in tutto. La mia caduta, poi, è stata il 6 maggio, festa di Domenico Savio. Il Signore ha voluto proprio questo: consacrarmi nella Famiglia Salesiana di cui io faccio parte, nel giorno di Domenico Savio. Egli è per me un modello da seguire, da imitare. Lui non ha fatto grandi cose, ma si è fatto santo nelle cose quotidiane, nelle cose semplici, facendo bene il suo dovere. E anch’io cerco di imitarlo nella santità facendo il mio dovere, vivendo la mia sofferenza nella volontà di Dio, offrendola per la famiglia Salesiana…Ci vuole molto più impegno da parte nostra per portare Cristo ai giovani, per annunciarlo, non soltanto con le parole, ma soprattutto con la nostra vita, con la nostra testimonianza di vita…Cerchiamo di impegnarci molto di più, di non restare chiusi dentro gli uffici e le sacrestie ad aspettare i giovani che vengono, mentre essi purtroppo si perdono con la droga,o con tutte queste cose che ci sono nel mondo. Andiamo a cercare i giovani là dove si trovano e portiamoli in oratorio, nelle nostre chiese, portiamoli nel cuore di don Bosco! Impegniamoci molto di più, io ve lo chiedo con tutto il cuore, ed io per quello che posso fare, vi posso aiutare con le mie preghiere, vi posso aiutare con l’offerta della mia sofferenza, con l’offerta della mia stessa vita, per aiutare questi giovani ad incontrare Cristo, a vivere realmente l’Amore del Signore, a vivere realmente la vita come dono di Dio, e quindi va amata, vissuta e rispettata”.
E’ l’ultimo viaggio che Nino fa, al ritorno a Modica la fatica del viaggio si fa sentire e chiede il prezzo da pagare, il fisico è affaticato, non reagisce, una bronchite particolarmente fastidiosa lo affligge, le condizioni si aggravano, il 26 febbraio 2007, Nino viene ricoverato urgentemente nel reparto di rianimazione presso l’Ospedale Civico di Ragusa.
Si profila la fine dell’esperienza umana di Nino, il nostro mistico della Croce si prepara all’incontro con il Suo amato Signore.