A Nizza Maddalena Morano ebbe un ruolo fondamentale nella scuola e nell’assistenza delle fanciulle. In un contesto animato da diffidenza e pregiudizi ella spiegò il suo zelo e cooperò a diffondere la buona fama dell’Istituto con la solerte attività e specialmente con il buon esempio.
La sua franchezza, sincerità e risolutezza furono la moneta che guadagnò la stima delle fanciulle.
Aveva l’arte di farsi amare e temere.
Tutte le ragazze ammiravano in lei lo zelo, la carità e l’imparzialità.
Le ragazze parlando tra loro dicevano: “ci ama tutte egualmente e se ha qualche preferenza è per quelle che non hanno alcuna apparenza e capacità. Sempre calma, pronta al sacrificio e al dovere, rigorosa, severa con tutte: non lasciava impunita alcuna mancanza”.
Spingeva le ragazze a compiere il proprio dovere. Anche dalle più bizzarre esigeva impegno costante. Trovava i modi adeguati per non inasprire e per persuadere.
Sapeva guadagnarsi l’attenzione di tutte e nelle lezioni chiare, semplici e ordinate interessava tutte e da tutte si faceva capire.
La lezione più importante era quella del catechismo. Sapeva imprimere il desiderio di Dio, l’amore alla virtù, alla preghiera e allo studio delle messaggio cristiano.