Nell'estate del 1856 Maddalena finì il primo ciclo elementare (prima e seconda). Andare a scuola le piaceva, ma ora che stava per compiere nove anni, la mamma aveva bisogno anche delle sue esili braccia per tirare avanti l’economia familiare.
Dai libri passò dunque al telaio cui sedeva la sorella Francesca prima della morte. Dal telaio e dalle sue piccole mani cominciarono ad uscire decine di metri di fettuccia, che insieme alla mamma andavano a vendere a Chieri.
Che una ragazzina di nove anni lavorasse, in quei tempi, era una cosa abbastanza normale. Don Francesco Pangella, cugino della mamma, vedendo che Maddalena desiderava tanto aiutare la mamma ma anche studiare, un giorno portò alla famiglia un contributo in denaro, pagò libri e quaderni a Maddalena, ed essa potè tornare a studiare e a giocare.
La maestra Rosa fu molto felice di riaverla. Maddalena era vivace, intraprendente e seria.