In cammino con i Santi

16. Chiamata delle superiore e volontà di Dio

Nel gennaio del 1908, mentre Madre Morano è seduta accanto al lettino di Susanna, la bambina di Mascali deceduta per difterite, arriva una lettera della Madre Generale in cui viene invitata, dopo 27 anni di intenso lavoro in Sicilia, a prepararsi al ritorno definitivo in Piemonte.
Maddalena risponde alla Madre Generale che è pronta all'ubbidienza. Chiede solo di sistemare le ultime cose con la Prefettura per il Collegio.
Il Signore, che come Padre Buono previene sempre i suoi figli, Domenica 22 marzo 1908 quando tutto è sistemato e Suor Decima Rocca è pronta a succederle nella direzione delle opere siciliane delle FMA., raggiunge la sua serva fedele con febbre e dolori atroci che la portano sul letto della sofferenza definitiva. La sofferenza e i dolori non oscurarono, però, il volto della Madre che trovò sempre la forza di comunicare la gioia profonda, l’obbedienza alla regola e la fedeltà nella preghiera.
Il 23-24-25 Marzo sono giorni di passione e di rinnovata speranza per la Madre che guardando il crocifisso dice: “come fece Gesù a soffrire così tanti dolori sulla croce?...oh! sia fatta la volontà di Dio e bacia e ribacia il crocifisso attingendo da Gesù Buono la forza di consumare il sacrificio.
«Gesù, non mi abbandonate! Tutto come volete voi!».
Il 26 Marzo nelle prime ore del mattino il medico, che con tanta attenzione si era preso cura della Madre, comunica alle sorelle della comunità e alle direttrici presenti che sono le ultime ore. Il respiro è faticoso ma il suo volto sereno diffonde pace.
Sono le 11,20 e sr Morano silenziosamente lascia la casa terrena per giungere alla dimora eterna. Dopo il de profundis la salma viene rivestita degli abiti religiosi ed esposta per appagare il desiderio di coloro che avendola conosciuta bramavano rivederla. La sera, posta dentro la cassa, fu portata nel parlatorio dove le sorelle e le direttrici delle comunità vegliarono in preghiera tutta la notte.
Il 27 Marzo, secondo il desiderio di Maddalena Morano, la salma viene trasferita al cimitero di Alì. Sono le 15,00 quando il commovente corteo funebre da Via Caronda si muove verso la Stazione da dove la salma rinchiusa in un carrozzone e scortata dalle direttrici, parte alle 17,30 per Alì.
Ad Alì l’attendeva tutta la comunità religiosa e il paese che alle 21,00 (ora dell’arrivo) tra lacrime e preghiere accompagnarono le spoglie nella cappella del collegio.
Il 28 Marzo, dopo il solenne funerale, la salma fu portata al cimitero di Alì.
Oggi, dopo la Beatificazione del 1994, il corpo è esposto alla venerazione dei fedeli nella cappella di Alì.

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